PERIODO NISSENO (1959-1962)
All’avvio degli anni Sessanta Burgio si trasferì in uno studio in via Redentore a Caltanissetta. Fu un periodo alquanto travagliato: egli dovette combattere innanzitutto con se stesso per definire quale sarebbe dovuto essere il suo futuro nel mondo dell'arte, visto che i suoi interessi spaziavano dalla pittura alla scultura, toccando persino la musica; inoltre doveva continuamente misurarsi con la sua famiglia che lo spronava a costruirsi un solido futuro trovandosi un posto fisso. Malgrado tutto, in questa fase (e ancor prima di avere uno studio tutto suo) nacquero opere fondamentali come le sculture Cristo 45 (terracotta bronzata, 1960) o Guerriero (la prima versione è del 1960, ma quella definitiva è del 1963, Caltanissetta, Museo d'Arte Moderna) e dipinti come Dolore per la morte di un solfataro (carboncino su carta, 1959), Pescatore (1959, Genova, collezione Miglio), Autoritratto (olio su cartone, 1961, Genova, Collezione Miglio), Mauthausen (olio su carta, 1960), Nudo sulla poltrona verde (olio su tela, 1962), L'agguato (olio su tela, 1962) e una serie di nudi andati perduti.